venerdì 29 agosto 2014

L'ESTATE STA FINENDO. O NO.

"e quando sarebbe iniziata?"...
...ma non lo dico per voi, amici friulani, mamma, papà ed Enrico, che vivete nel pisciatoio d’Italia. Pisciatoio verde, verdissimo, turisticamente sottovalutato pieno di storia, colline, vino, montagne e città da scoprire. Sí insomma, cos'è tutto 'sto menefreghismo intorno al Friuli? Gente andate a conoscere la mia terra, suvvia.


Ritornando al discorso, non lo dico perché quest’estate è stata una delle più piovose e fredde della storia, lo dico perché, per la prima volta in vita mia, ho vissuto un’estate nell’emisfero sur: la mia estate che sta finendo è in realtà inverno. Letteralmente.

Quando ero piccola l' estate era sancita da 3 eventi:

- La fine della scuola.
- Le vacanze a Cavarzere.
- La sagra del paese.

1) Che dire della fine della scuola se non un enorme OH YEAH! 
Sí, dispiaceva un po’ pensare di non rivedere le amiche per un po’, rodeva il culo pensare che il sosia di Dawson probabilmente si sarebbe dimenticato di me, mi rattristava pensare che sarei stata 3 mesi lontana dalle pizze di Puppo... ma tutta la malinconia veniva spazzata via dall’idea che avrei salutato, almeno fino a settembre, l’odiato bip bip della sveglia.

Alla scuola preferivo la siesta, o al massimo la fiesta.

2) Le vacanze a Cavarzere sono state il caposaldo dei miei primi 18 anni di vita. Poteva venire il diluvio universale che mio padre avrebbe costruito un’arca o poteva venire un’invasione aliena che mio padre avrebbe convinto gli extraterresti ad andare a spritz al bar Venezia, sí insomma i 15 giorni a luglio non ce li avrebbe risparmiati nemmeno una vincita multimilionaria al SuperEnalotto: estate = veneto, nonni, Sottomarina, cuginetti, isola di Scano, granite all’anice. 
Poi c’è stato quell’anno che mia nonna ha scoperto che ci piaceva il melone e allora via: prosciutto e melone per 15 giorni. Che poi era prosciutto di Parma, cioè nonna, vivo a 10 minuti da San Daniele cacchio, cosa mi dai prosciutto di Parma?!

momenti di ordinaria follia. Se lo meritava.

3) La sagra del paese: il momento TOP dell’estate. Era anche un po’ una fregatura perché finita la sagra si tornava a scuola, e siccome Dawson alla fine lo avevo dimenticato... chi ci voleva tornare? 
La sagra di Fagagna è la più bella del mondo mondiale. 
Innanzi tutto per l’atmosfera, carica di 3 cose:
- senso di appartenenza: mai come durante la sagra degli asini (oh ma che te ridi!) il fagagnese ama fagagna e il proprio borgo (centro, paludo, pic, riolo).
- odio amichevole: mai come durante la sagra delgi asini (ancora? Vuoi un cazzotto in gola?) il fagagnese odia, in amicizia eh, gli altri borghi.
- ossigeno chiaramente, sennó altro che Palio dei Borghi!
[Ah nell'aria  ogni tanto c’è anche il tanfo dell’allevamento dei polli, ma dipende da dove tira il vento :-)]

Palio 2012

E poi ci sono le fritelle, lo zucchero filato, il “benvenuti nel cortile di casa nostra”, le birre, il frico, le facce che non vedi da tempo ma che fa sempre piacere e quelle che hai visto anche troppo e a cui rinunceresti tranquillamente, ci sono le chiacchiere con gli amici, il profumo della grigliata, la corsa degli asini, il mercatino, la sfilata, i balli di gruppo, i dj, ci sarà ancora ‘Jimmy e i ricordi’? Poi arriva il giorno del palio, la attesa, la vittoria di un borgo che comunque è un po’ la vittoria del paese perché la sagra finisce ma tutti ci sentiamo un po’ più fagagnesi (comunque sempre e comunque forza centro!).

Chi non ci è nato, a Fagagna, non potrà mai comprenderlo. 
Adesso capisco un po’ di più mio papà e la sua “cavarzere-mania” anche se dai, Doriano, non c’è storia: in fondo lo sai pure tu!

E oggi mi ritrovo a guardare l’oceano pacifico e a pensare a questa estate, non estate, che è ormai agli sgoccioli. E mi viene in mente una scena: io con 7-8 anni in cortile facendo giretti con la bicicletta arancione e cantando “l’estate sta finendo” dei Righeira.  

L'ultima foto in cui mi vedrete in costume. Ma non l'ultima con gli occhi chiusi, sicuro!

Adesso, a pensarmi con 8 anni cantando “l'estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande lo sai che non mi va” mi viene un po’ da ridere: o ero una visionaria (lo sapevo già che avrei sofferto Sindrome di Peter Pan?) o guardavo troppo la tv (erano i tempi del karaoke di Fiorello e il Festivalbar quelli, mica One direction e Miley Cirus!) o ero solo una bambina.

Fatto sta che una ventina d'anni dopo son diventata grande sul serio (anche se non mi andava proprio per niente) sono finite un bel po'd'estati, ho sostituito Cavarzere e Fagagna con altri posti ma qua, davanti alle onde del pacifico ho capito chiaramente una cosa: l'estate più bella sa d'infanzia.
Sa di sandali di plastica, di cocco bello, di gite in barca con Squicio, di mio fratello che si infilza un piede con un chiodo (ovviamente per lui non è stata la migliore estate!), di campiscuola a Collina, di cotte e cuori spezzati, di sagra, di 4 amiche sempre insieme, di Festivalbar e canzoni stupide, di coppe gelato, di chiacchierate che iniziano con voler salvare il mondo e finiscono parlando dell'ultima cotta, di bagni nel Tagliamento, di patatine spezzate in due... che solo Sara puó capire!


Buona estate che sta finendo (o che sta iniziando)  a tutti!

2 commenti:

  1. ha ha ha.................mi ero dimenticata il piede infilzato di enrico!!!!!!!!!!!! tra qualche giorno inizia la sagra...................il giorno del palio ti penserò intensamente.................e ovviamente ti farò il riassunto con commento!!!!!!!!!!!! mille baci

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  2. Ciao Letizia, bel post, mi viene un po' di malinconia perchè in molte cose che hai scritto mi ci ritrovo proprio! Stesse sensazioni, stessi ricordi, stessa impressione che il tempo stia volando via troppo in fretta...:-)

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