Dopo 6 anni vissuti a Barcellona ne ho viste di cotte e di crude: mandrie di turisti inglesi con sombreros messicani sulla rambla, italiani che dicevano di parlares perfectamentes los spagnolos perchés eras comes il loros dialettos, gente pagare cifre da capogiro per una paella "di plastica"...
E cosí è nato questo post: con l'idea di smascherare, una volta per tutte, 10 bugie (vere) su Barcellona...
E cosí è nato questo post: con l'idea di smascherare, una volta per tutte, 10 bugie (vere) su Barcellona...
O meglio, sì si parla spagnolo ma la lingua
ufficiale è il catalano: quando il vero barcelonese ti dirà grazie, lo farà con
un “merci” non con un “gracias”, ti dirà "siusplau" invece di "por favor", quando ti dirà arrivederci, lo farà con un “adeu”
non con un “adios”, quando ti dirà ciao ti dirà “hola”... eh bé, quello si dice uguale
in spagnolo e catalano :-p
2-NON È UNA CITTÀ
Ok, sì lo è: ma ogni quartiere è come un
paesino a parte. Tipo Gracia (che era un paesino davvero) è super differente al
Borne o al Raval o al Eixample o a Sants. Il mio quartiere preferito è il Raval: il più etnico di tutti :)
3-NON CI SONO LE TAPAS
Oddio se le vuoi ci sono. Ma le paghi, e mica poco: le
tapas di tutta la vita le trovi in Andalucia, dove quando prendi qualcosa da
bere ti danno a mò di apertivo una tapa (mini piattino) di qualche delizia
locale. A Barcelona no: quelli sono catalani... i genovesi spagnoli, figurati
se ti regalano qualcosa!
4-NON È CARA
Bè un po sì. Ma...se ti allontani un po’ da
Rambla, Sagrada Familia, Paseig de Gracia & co. vedrai che è una città low-cost: io a Barcelona spendevo
meno che a Padova! E un turista furbo (leggere il mio blog aumenta il tuo livello di furbizia) saprà che ci sono
un sacco di posti dove mangiare per meno di 7€
5-NON CI SONO “SOMBREROS” MESSICANI
Anzi ci sono eccome: sono uno dei souvenirs più tipici di Barcelona ma... se sono quelli dei mariachi! Sarebbe come andare a Venezia e comprare una katana giapponese o a Londra e comprare un cappello conico vietnamita. Cioè ti prego!
Ahahah. Ahahahahahaha. Ahahaha. Ahahahaha.
Spetta che rido n’arto po’. Ahahaha. Ok, diciamocelo: l’italiano che arriva in
Spagna dicendo che parla Spagnolo al 90% mente. Magari sa dire “tetas” “fiesta”
“beso” “cerveza” e poco più.
Senza dubbio lo spagnolo e l’italiano sono
lingue simili... ma ho vistos italianis dires che parlanos spagnolos solos
perchès aggiungevanos esses al finals delles paroles.
E quelli che dicono che lo spagnolo è
uguale al loro dialetto?
Ahahah. Ahahahahahaha. Ahahaha. Ahahahaha. No
vi prego vi amos con tuttos il corazon!
(La cosa migliore è che ci sono anche un sacco di spagnoli che parlano "italiano")
(La cosa migliore è che ci sono anche un sacco di spagnoli che parlano "italiano")
7- NON C’È LA PAELLA
C’è c’è, ma la paella originale non si trova a Barcelona: si trova a Valencia. Pretendere di mangiare una paella divina a Barcelona
è come chiedere un cannolo siciliano in trentino... trovarla si può, ma non è
proprio la stessa cosa (soprattutto nei posti super turistici dove te la danno
surgelata buah!)
8-NON C’È L’APERITIVO
L’aperitivo italiano non c’è (ok, se cerchi un bar italiano forse lo trovi) ma la bibita modaiola di Barcelona non è lo spritz: in origine era 'nonlosocosa', poi si son fatti fashion i gin tonic, poi le birre artigianali e adesso il vermout! Fare vermout-hopping di bar in bar è la cosa più cool del momento.
9-NON C’È IL FLAMENCO
Bueno... ci sono i posti turistici dove
ballano il flamenco ma quello vero è in Andalusia: quindi se speri di beccarti
un Joaquin Cortes, aspetta e spera (almeno c’è la crema catalana a tirar su il
morale!)
10 NON SI CHIAMA BARCELLONA
bel post, mi sono fattas dues risates quandos leggevos perfettamentese en spagnolos heheh;-)
RispondiEliminaGli italiani che pensano di parlare spagnolo semplicemente aggiungendo la S secondo me sono anche gli stessi che credono di poter parlare inglese togliendo l'ultima lettera delle parole. Dovrebbero chiuderli in uno zoo.
RispondiElimina