Eccolo qua! Più pesante che una
peperonata per colazione e più commerciale che l’ultimo successo di David guetta:
San Valentino, la festa di ogni cretino degli innamorati, arriva puntualissimo.
C’è solo una categoria di persone alla quale San
Valentino sta sulle palle più che a quelli che non sanno cosa regalare alla
dolce metà per farla contenta e far sí che la notte del 14 febbraio non soffra
di un attacco di poliomelitis, narcolessia o cagotto acuto: gli zitelli.
Essere zitello è sottovalutato.
E pensare che io, da
piccola, ero traumatizzata perché il mio nome al contrario era AIZITEL.
Gli accoppiati ci immaginiamo i nostri amici singles passando le notti guardando commedie romantiche versando lacrime infinite su fazzoletti al mentolo, chiedendo a Dio una cazzo di anima gemella da amare
più di sè stessi, e finendo la serata con un pornetto dove persino l’idraulico
panciuto e baffuto riesce ad andare a segno senza troppe difficoltà.
Diciamo la verità: ogni zitello che si rispetti è
passato per questa fase ma presto si è reso conto che essere single ha
innumerevoli lati positivi, degni di una celebrazione tipo festa del
prosciutto.
Pensaci, soprattutto a San Valentino, quando i
comuni mortali sono socialmente obbligati a comprare quintali di cioccolatini
(che finiranno inevitabilmente nel culo delle fidanzate) e decine di rose rosse
che la malcapitata accetterà con un sorriso di circostanza (chiedendosi come, l’uomo
che sarà padre dei suoi figli, continua a non capire che la felicità ha la
forma di uno stivale. E non parlo del Belpaese).
Uno zitello è libero, libero e felice come una farfalla,
ecco i perché:
1-Nessuna voce stridula ti rompe le palle chiedendoti per
la quindicesima volta di spiegarle come funziona il fuorigioco mentre Di Natale sta per tirare il rigore concesso sull’1-1 con la Juve.
2-Nessuno ti giudica se dopo esserti strafogato 5 ferrero
roché, 1 crepe alla nutella, 1 panino con la soppressa, vai e ti prepari una
pasta aglio, olio e peperoncino.
3-Nessuno rifiuta un tuo bacio al sapor d’aglio, olio e
peperoncino.
4-Nessuno, nel bel mezzo della notte, ti ruba le lenzuola
né decide sfiorarti con i piedi congelati.
5- Puoi sganciare tutte le scorregge che vuoi
senza che nessuno ti dica ‘va che fai proprio schifo’. Ok, magari tua madre te lo dice, ma lei la perdoni sempre.
6-Non incontrerai nella doccia millemila bottigliette di
shampoo, bálsamo, crema corpo, maschera per capelli secchi, maschera per
capelli scupati, maschera per capelli fragili che ti viene da dire “miii
comprati una parrucca che facciamo prima!”
7-E parlando di capelli: non troverai pallottole di pelo
più intricate del gomitolo di Teseo che ti otturano la doccia.
8-Non devi partecipare a nessun pranzo domenicale in cui
ti senti addosso gli occhi iniettati di sangue e di odio del futuro suocero.
9-Sarai l’unico ed exclusivo propiertario del
telecomando.
10- Puoi guardare tutte le ragazze fighe che vuoi senza poi subirti un monologo incriminatorio che sfocierà nella III Guerra Mondiale.
Se vuoi leggere la versione femminile la trovi qua
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta: è gratis e non fa male a nessuno. Bè se è una critica fa male a me, ma tanto a te che te frega, così ti sfoghi e eviterai magnare un kg di gelato al cioccolato dolce e un po' salato come fai sempre!
(*lo so che lo fai*)
P.S. si accettano anche i commenti belli e positivi.
Grazie e tante care cose!
Utilizzando questo formulario stai lasciando dati personali che comunque, prometto, saranno trattati in maniera sicura (non sono mica Zuckerberg *e fu cosí che le chiusero il blog*). Insomma, devo dirti tutto ciò per far le cose per bene come detta il nuovo RGPD (regolamento generale di protezione dei dati). Puoi informarti ulteriormente leggendo la nostra politica di privacy.