Santuari shintoisti con mille torii rossi, foreste di bambù dove volgere lo sguardo all’insú, templi d’oro, d’argento, di legno, profumo di spiedini di carne, ombrelli trasparenti, fiori rosa che timidamente si affacciano alla vita, un quartiere con casette di legno, lanterne rosse, stradine di ciotoli e geishe d’altri tempi.
Kyoto è tutto ciò e molto di più.
Abbiamo passato 5 giorni in questa splendida città giapponese e oggi cercherò di mettere ‘nero su bianco’ le cose che più mi son piaciute, e quelle che spero di ricordare sempre.
mercoledì 22 aprile 2015
mercoledì 15 aprile 2015
IL MIO GIAPPONE: INTRO
Da qualche parte tra Kuala Lumpur e Osaka
Una mano mi tocca la spalla,
'Ecco proprio adesso
che ero riuscita a sonnecchiare'
-Your dinner ‘mam!
Oh no, ma se sono le 2 di notte!
Avevo
completamente dimenticato
che avevamo ordinato il pranzo.
Poi però ci
hanno cambiato il volo e
invece di volare alle 11am voliamo di notte.
E chi se lo
mangia il chicken rice adesso?
2 minuti dopo
-Buono però sto pollo!
L’arrivo in
Giappone è stato strano. E a dirla tutta in Malasia stavamo cosí bene che per
un momento mi era anche venuta la pazza idea di far l’amore con lui di
rimare a Kuala Lumpur o di esplorare qualche altra isoletta malese.
Invece -e per
fortuna- siamo saliti sull’aereo che in 7 ore ci ha abbandonato in un universo
parallelo, perché se una cosa mi è stata chiara fin dai primi 2 minuti nel Paese del sol
nascente è che il Giappone non ha nulla a che fare con nessun altro posto al mondo.
giovedì 9 aprile 2015
TOKYO BLUES
Lo sapevo che Tokyo mi sarebbe piaciuta. In una grande città mi sento come a casa, io che son nata in un paesino sperso tra le colline friulane...
Una grande città non dorme mai, è stata creata dall'uomo ma sopravviverà anche dopo di lui, qui sei parte di tutto ma allo stesso tempo non sei niente, nessuno ti conosce, nessuno ti aspetta ma paradossalmente è proprio in quell'anonimato che ti fermi a ricordare chi sei e da dove vieni.
A me le grandi città piacciono perché permettono di essere tristi, senza giudicarti. E ogni tanto la tristezza è terapeutica.
Una grande città non dorme mai, è stata creata dall'uomo ma sopravviverà anche dopo di lui, qui sei parte di tutto ma allo stesso tempo non sei niente, nessuno ti conosce, nessuno ti aspetta ma paradossalmente è proprio in quell'anonimato che ti fermi a ricordare chi sei e da dove vieni.
A me le grandi città piacciono perché permettono di essere tristi, senza giudicarti. E ogni tanto la tristezza è terapeutica.
venerdì 3 aprile 2015
GIAPPONE: PRIME IMPRESSIONI E CURIOSITÀ
Non è che son pigra (ho le prove: su mochileandoporelmundo abbiamo pubblicato 22 post a marzo!) solo che tra il blog spagnolo, il viaggio in Malasia e Giappone e i mille progetti in testa non trovo mai il tempo -e, ahimé, la forza di volontà- di scrivere qua. Shame on me!
Ma oggi me lo impongo.
La mia assenza è anche dovuta un po' al fatto che al Giappone non ero mica preparata. Anzi. E avevo bisogno di elaborare tutti i nuovi stimoli, le emozioni e le sensazioni provate in questo viaggio.
Perché lasciatemelo dire: il Giappone è un universo parallelo!
Ho provato questa sensazione solo da un'altra parte: in India.
Ma oggi me lo impongo.
La mia assenza è anche dovuta un po' al fatto che al Giappone non ero mica preparata. Anzi. E avevo bisogno di elaborare tutti i nuovi stimoli, le emozioni e le sensazioni provate in questo viaggio.
Perché lasciatemelo dire: il Giappone è un universo parallelo!
Ho provato questa sensazione solo da un'altra parte: in India.
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