Eravamo già stati 3
volte a Chiang Mai ma non avevamo mai sentito parlare di Baan Kang Wat. Ma si
sa: una cosa è visitare una città durante qualche giorno, un’altra è viverla
durante un mese (o più).
Quindi questa volta, aprofittando la nostra larga
parentesi tailandese, abbiamo iniziato ad investigare e a ricercare posticini
sconosciuti ed originali. Ed è così che abbiamo scoperto questa comunità
artistica a pochi km dal centro di Chiang Mai.
Come descrivere
Baan Kang Wat? Innanzi tutto come un posticino verde, situato vicino a una
risaia, circondato da piante tropicali e pieno zeppo di cactus e piantine.
Insomma, verde verdissimo. E poi, è un posto dove si respira ossigeno e
creatività, con grandi folate di hipsterismo XD
Dal primo momento
capisci che è uno di quei posti che hanno personalità.
L’unica pecca è che
è una comunità piccolina e rimarrai con voglia di esplorare qualcosina di
più...
Ma lasciami
raccontarti cosa incontrerai nel Baan Kang Wat:
1 Ci sono un paio
di negozietti di artigianato dove potrai comprare un po’ di tutto (da quaderni
a posate di legno, da piattini di ceramica a cartoline o accessori per capelli,
piante e quadri). Sono fantastici.
2 C’è una
caffetteria-libreria dove poter rilassarti leggendo e un’altra, l’”Old Chiang
Mai Cafè & espresso bar”, dove fanno delle torte homemade deliziose.
3 Ci sono anche un
paio di ristoranti dove provare qualche delizia locale (prezzi sugli 80 baht,
circa 2€, per piatto) e fare sessioni brainstorming di progetti che saranno un
successone (in realtà non lo saranno) con Moha, il tuo amico algerino-francese
conosciuto a Tokyo. Ok, quest’ultima parte può essere un
pelin autobiografica. Pero se magna bene eh.
4 Troverete anche
orti organici, studi di cerámica, gallerie d’arte, una gelateria e un’anfiteatro.
E soprattutto, ad ogni passo, vi stupirete con dettagli decorativi che ci hanno
fatto innamorare del posto *oh, magari a voi non fa effetto, ma io sono una
ragazza facile. Ai dettagli carucci eh. Non in generale. Anzi, in generale sono
un blocco di ghiaccio appena caduto da un iceberg. Dobbiamo fare qualcosa per
il cambio climatico. Ma come cacchio è finito Trump a fare il presidente? Ok,
la smetto*
Cmq, tornando al
discorso... c’erano bandierine di carta. Ecco, le bandierine di carta sono il
mio secondo oggetto fetish. Dopo i piedi. Ohhh scherzo, mica son
cosí strana. Dopo i mulini eolici. *¿Dici che i piedi erano più normali? Oh, non giudicarmi*
Ah, quasi
dimenticavo: la domenica mattina è un buon momento per visitare Baan Kang Wat
visto che organizzano un mercatino biologico :)
¿Dove si trova?
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta: è gratis e non fa male a nessuno. Bè se è una critica fa male a me, ma tanto a te che te frega, così ti sfoghi e eviterai magnare un kg di gelato al cioccolato dolce e un po' salato come fai sempre!
(*lo so che lo fai*)
P.S. si accettano anche i commenti belli e positivi.
Grazie e tante care cose!
Utilizzando questo formulario stai lasciando dati personali che comunque, prometto, saranno trattati in maniera sicura (non sono mica Zuckerberg *e fu cosí che le chiusero il blog*). Insomma, devo dirti tutto ciò per far le cose per bene come detta il nuovo RGPD (regolamento generale di protezione dei dati). Puoi informarti ulteriormente leggendo la nostra politica di privacy.